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Le nostre risorse a servizio della scienza

ONCOsapient è un progetto Diatech Pharmacogenetics,
leader in Italia nella ricerca e nella commercializzazione di kit diagnostici per test farmacogenetici.


Oncosapient

Ogni tumore va affrontato, studiato e combattuto,
tenendo in considerazione il paziente nella sua
totalità.

Raffaello e La scuola di Atene

L’opera del grande pittore urbinate rappresenta ed esalta la ricerca della razionalità.

Rossini e La gazza ladra

Il capolavoro del compositore pesarese celebrato come uno dei più grandi operisti della storia della
musica.

oncosapient

ONCOsapient, introduzione

Nonostante il numero sempre più crescente di nuovi farmaci disponibili, soprattutto quelli cosiddetti a bersaglio molecolare, e gli inarrestabili progressi della tecnologia nelle analisi genetiche, che stanno producendo una mole di dati spesso di difficile gestione e interpretazione, il guadagno in termini di sopravvivenza del paziente oncologico negli ultimi anni è stato relativamente modesto. Ciò dipende dal fatto che in pratica clinica, il più delle volte, la scelta dei trattamenti antitumorali, dei relativi dosaggi e delle modalità di somministrazione continua a basarsi su informazioni limitate, relative alle caratteristiche biologiche e raramente molecolari del tumore, su pochi dati del paziente (sesso, età, razza, peso, superficie corporea e stato di salute generale), oltre che sulle specifiche indicazioni dei farmaci e sulle linee-guida nazionali e internazionali. Ne deriva la necessità di ripensare al modo in cui il paziente oncologico viene curato e ricorrere ad un approccio terapeutico più personalizzato.

La farmacogenetica e la biologia molecolare negli ultimi dieci anni hanno contribuito notevolmente ad approfondire la conoscenza della biologia del tumore e tutti i giorni permettono di predire in modo più accurato l’efficacia e la tossicità dei farmaci antitumorali in modo da poter razionalizzare la loro scelta accanto al letto del paziente. Tuttavia per personalizzare realmente la terapia non basta scegliere il farmaco migliore per un dato tumore sulla base di un singolo dato genomico (come ad esempio lo stato mutazionale di KRAS nei trattamenti anti-EGFR del carcinoma colorettale), occorre disegnare la strategia ottimale su misura della persona che deve essere curata, perché la stessa neoplasia è in realtà diversa da paziente a paziente.

L’attuale paradigma della medicina personalizzata prevede l’utilizzo dei dati genetici individuali in congiunzione con altre variabili cliniche, familiari e demografiche allo scopo di assistere il paziente con un approccio olistico e raffinare prevenzione, diagnosi, terapia e prognosi.

Con questa ottica nasce ONCOsapient, un progetto per lo sviluppo di un modello in silico di tumore costruito su misura del paziente, capace di analizzare una più ampia gamma di variabili che influenzano il successo della terapia. Questa sorta di avatar del paziente oncologico sarà modellato tenendo in considerazione i dati personali e clinici, quelli forniti dalla farmacogenetica, dalla farmacocinetica, dalla farmacodinamica, dalla proteomica e dalla metabolomica ed avrà la missione di supportare l’oncologo nella scelta del trattamento che ha la maggior probabilità di ottenere un miglioramento della risposta e/o della sopravvivenza.

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ONCOsapient, il progetto

Secondo la filosofia di ONCOsapient ogni tumore va affrontato, studiato e combattuto, tenendo in considerazione il paziente nella sua totalità/complessità per avere più probabilità di capire la malattia e scegliere la cura migliore per sconfiggerla. Già duemila anni fa Ippocrate sosteneva “E’ più importante conoscere che tipo di persona ha una malattia, piuttosto che conoscere il tipo di malattia che ha la persona”, fondando, con la sua teoria dei quattro umori per la diagnosi e la prescrizione della terapia per pazienti individuali, la medicina personalizzata.

Il progetto ONCOsapient, per la sua visione a 360 gradi del paziente oncologico, stimola, favorisce l’incontro di discipline e competenze diverse per l’elaborazione di dati molto eterogenei e complessi (dati molecolari e cellulari del tumore, dati clinici del paziente, dati delle terapie somministrate), possibile solo attraverso l’impiego di algoritmi e sistemi computazionali ad alte prestazioni.

Il team di ONCOsapient, infatti, vede la collaborazione di esperti in oncologia, anatomia patologica, biologia molecolare, farmacologia, matematica applicata, statistica, informatica per l’integrazione dei modelli matematici predittivi più all’avanguardia con variabili di origine estremamente eterogenea (dosaggi e livelli dei farmaci nei liquidi biologici, stato mutazionale o espressione di geni target, presenza e livello di marker tumorali, grandezza della massa tumorale e numero di metastasi, dati biologici e demografici, ecc.), allo scopo di sviluppare e mettere a disposizione dello staff medico un software in grado di tracciare dei cluster di pazienti e di tumori e, per ogni combinazione paziente-tumore, stilare una classifica dei migliori regimi terapeutici (tipo e combinazione di farmaci, dosaggi, modalità di somministrazione) in base al relativo esito clinico (efficacia, tossicità).

Questa sorta di “simulatore” del paziente oncologico, infatti, andrà a costituire il cuore di un sistema decisionale di supporto, che avrà le vesti di una cartella clinica elettronica, in modo tale da poter essere utilizzato dal clinico accanto al letto del suo assistito.

ONCOsapient sarà capace di suggerire agli oncologi i migliori regimi terapeutici, classificando dosaggi e modalità di somministrazione dei vari farmaci sulla base di tutti i dati disponibili relativamente al paziente e al suo tumore. Attraverso la classificazione dei vari regimi terapeutici sulla base della loro efficacia e del loro grado di tossicità, tale sistema assisterà il clinico, senza sostituirlo, nel decidere la miglior terapia, sia in termini di trattamento antitumorale vero e proprio (terapia chimica, biologica, radiante, chirurgica), sia in termini di terapia di supporto o di cure palliative. Al paziente oncologico, infatti, vengono somministrati spesso anche farmaci antidolorifici e antiemetici e, a volte, degli antidepressivi, ma, così come per i chemioterapici antitumorali, la risposta a questi trattamenti varia notevolmente e imprevedibilmente da caso a caso. L’integrazione nell’algoritmo di ONCOsapiente dei dati relativi a tali farmaci e dei biomarker predittivi della risposta nei loro confronti permetterà di gestire in modo più efficace e personalizzato anche la terapia di supporto.

L’applicazione della medicina personalizzata secondo il modello ONCOsapient permetterebbe di sfruttare al meglio tutte le informazioni disponibili e reperibili relative al paziente, al tumore e ai farmaci, di condividerle tra vari reparti/ospedali e professionisti sanitari e di gestire in modo più razionale ed efficace tutte le situazioni cliniche complesse come il cancro e la tossicità legata alla chemioterapia, a tutto vantaggio della sopravvivenza e della qualità di vita del paziente, ma anche della spesa sanitaria. Infatti, tanto più velocemente e accuratamente sarà individuato il regime terapeutico più efficace e meno tossico, tanto maggiore sarà l’aspettativa di vita del paziente, tanto più ridotti saranno gli effetti collaterali che ogni terapia antitumorale comporta e i costi dei vari trattamenti (compresi quelli specifici per gli effetti indesiderati).
ONCOsapient, infine, dovrà essere uno strumento flessibile, predisposto per l’integrazione di dati provenienti dalle “tecnologie abilitanti fondamentali” (Key Enabling Technologies), ovvero quelle tecnologie caratterizzate da un’alta intensità di know-how e ricerca e sviluppo ed associate a cicli d’innovazione rapidi e consistenti spese di investimento, come il sequenziamento di seconda e terza generazione. In tal modo ONCOsapient potrà essere impiegato anche per la validazione di nuovi biomarker e per la selezione dei pazienti più idonei all’arruolamento nei trial clinici dei nuovi farmaci.

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Raffaello e “La scuola di Atene”

La Scuola di Atene è un capolavoro di Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520) che esalta la ricerca razionale.
L’affresco, inquadrato da un arco dipinto, rappresenta i più celebri filosofi e matematici dell’antichità intenti nel dialogare tra loro, all’interno di un immaginario edificio classico, rappresentato in perfetta prospettiva. Le figure sono disposte sostanzialmente su due piani definiti da una larga scalinata che taglia l’intera scena. Un primo e più numeroso gruppo è disposto ai lati di una coppia centrale di figure che conversano, identificate in Platone e Aristotele. Un secondo gruppo autonomo, in cui sono stati individuati i pensatori interessati alla conoscenza della natura e dei fenomeni celesti, è disposto in primo piano sulla sinistra, mentre di un terzo, anch’esso indipendente, ristretto e disposto simmetricamente al secondo, è di difficile identificazione nell’ambito intellettuale.

Nel tempo l’opera di Raffaello ha sollecitato innumerevoli interpretazioni, chiavi di lettura e modelli interpretativi, che si sovrappongono creando la percezione di un’opera complessa, ricca di livelli interpretativi ed impressa nell’immaginario visivo collettivo. Vi è stato letto un quadro completo della storia del pensiero antico dalle sue origini, ricco di rimandi colti, riferimenti, caratterizzazioni dei principali protagonisti, simboli e riferimenti cifrati, o anche una rappresentazione delle sette arti liberali con in primo piano, da sinistra la grammatica, l’aritmetica e la musica, a destra geometria e astronomia, e in cima alla scalinata retorica e dialettica. Il grande affresco costituisce sicuramente un “manifesto” della concezione antropocentrica dell’uomo rinascimentale. L’uomo domina la realtà, grazie alle sue facoltà intellettive, ponendosi al centro dell’universo, in una linea di continuità fra l’antichità classica e il cristianesimo.

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Rossini e “La gazza ladra”

La gazza ladra è un’opera di Gioachino Rossini (Pesaro 1792 – Parigi 1868).
L’opera è ambientata in un periodo non specificato (dopo la Rivoluzione francese e le Guerre Napoleoniche), in un villaggio presso Parigi.
La prima rappresentazione ebbe luogo a Milano, nell’ambito della stagione di primavera del Teatro alla Scala, il 31 maggio 1817 e secondo testimonianze dell’epoca, ebbe un grande successo.

L’attività di Rossini ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma egli è ricordato principalmente come uno dei più grandi operisti della storia della musica, autore di lavori famosissimi e celebrati quali “Il barbiere di Siviglia”, “L’italiana in Algeri”, “La Cenerentola”, “Guglielmo Tell” e, appunto “La gazza ladra”.
Nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, tre mesi dopo la morte di Wolfgang Amadeus Mozart, il Cigno di Pesaro – come fu definito – impresse al melodramma uno stile destinato a far epoca e del quale chiunque, dopo di lui, avrebbe dovuto tener conto; musicò decine di opere liriche senza limite di genere, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie.
Nel 1806, a quattordici anni, si iscrive al Liceo Musicale bolognese, studia intensamente composizione appassionandosi alle pagine di Haydn e di Mozart (è in questo periodo che si guadagna l’appellativo di tedeschino), mostrando grande ammirazione per le opere di Cimarosa e scrive la sua prima opera (Demetrio e Polibio, che sarà rappresentata soltanto nel 1812).
A neanche vent’anni tre sue opere sono già state rappresentate e il numero, un anno dopo, salirà a dieci. Nei vent’anni successivi, Rossini compose una quarantina di opere, arrivando anche a presentarne al pubblico 4 o 5 in uno stesso anno; in occasione delle prime rappresentazioni dei suoi lavori, il pubblico italiano gli riserverà accoglienze controverse. Si passò infatti da straordinari successi ad accoglienze freddine e perfino a clamorosi insuccessi.
Trasferitosi a Parigi, Rossini concluderà la sua carriera di operista con il Guglielmo Tell, capolavoro a cavallo tra classicismo e romanticismo andato in scena il 3 agosto 1829. Dopo un lungo periodo di ridotta attività, il musicista pesarese cessò di vivere a Parigi nel novembre del 1868.

Diatech Pharmacogenetics

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La nostra azienda

Diatech Pharmacogenetics è leader italiana nello sviluppo di test per la medicina personalizzata e la medicina predittiva. Oggi grazie alla farmacogenetica e alla farmacogenomica è in atto una importante rivoluzione nella lotta contro il cancro. Diatech Pharmacogenetics è l’unica azienda in Italia ad occuparsi di ricerca farmacogenetica, la disciplina che studia la risposta individuale ai farmaci in base al profilo genetico di ogni singolo paziente.

Diatech Pharmacogenetics sostiene la propria ricerca grazie alla vendita e allo sviluppo di test farmacogenetici impiegati nella medicina personalizzata e predittiva partendo, per priorità, dalle cure più invasive: quelle antitumorali. Grazie ai kit farmacogenetici Diatech Pharmacogenetics è possibile personalizzare i trattamenti chemioterapici e radioterapici, rendendoli più efficaci e riducendone gli effetti collaterali.

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